25 novembre 2020 La presidente Elisabetta Giordano illustra la realizzazione del primo “spazio d’ascolto di orientamento e sensibilizzazione” animato dalla neo-associazione Tra le donne, la cui scintilla ispiratrice è stata il versetto dell’Ave Maria “Tu sei benedetta tra le donne”. L’obiettivo è quello di aiutare le donne vittime e a rischio di violenza, fisica o psicologica, soprattutto tra le mura domestiche, contribuendo a diffondere una nuova cultura basata sull’amore. Per questo, dice la Presidente Giordano, è necessario diventare tutti “Antenne sociali”, accogliere e accompagnare le donne che vivono questa sofferenza in un percorso di presa di coscienza dicendo loro: che non “meritano” questa violenza e orientandole, ove necessario, verso quelle “reti territoriali” –come i Centri Anti Violenza- in grado di aiutarle concretamente ad uscire dal tunnel della violenza. Per superare una cultura vecchia ed anacronistica che nulla ha a che fare con la reciprocità, il rispetto e la fraternità tra uomo e donna, ma che pur persiste nella nostra società, è indispensabile -sottolinea la Giordano- formare tutte quelle figure professionali che devono offrire vera protezione alle donne: psicoterapeuti, avvocati e magistrati, personale sanitario e tutte quelle figure di riferimento a cui la donna si rivolge in modo naturale: insegnanti, sacerdoti, genitori ecc. La Presidente accenna anche ad un tema a lei caro, quello della giustizia: la diffusione di una cultura nuova esige che la carità non venga male interpretata, la carità non può mai “coprire”, “silenziare” il peccato, deve sempre reagire al male, in questo caso che l’uomo infligge alla donna. Bisogna dire a gran voce che la violenza non è mai giustificabile. Infine l’intervistata sottolinea il ruolo della speranza: come per la donna anche per gli uomini violenti esiste una via d’uscita dalla violenza attraverso l’aiuto che possono ricevere in centri idonei, come i centri d’ascolto per uomini maltrattanti ed anche attraverso un cammino integrato di fede. |